Vigne di Quirra, il Comune di Arzana presenta ricorso al Tar contro Regione Sardegna e Argea

Pubblicato il 24 aprile 2018 • Comune

Arzana 24.04.18 - Si concretizza con il ricorso al Tar la lotta del Comune di Arzana contro l’istanza di legittimazione della Regione Sardegna in materia di usi civici. Il mandato che i cittadini arzanesi hanno consegnato alla giunta comunale e al sindaco è redatto dagli avvocati Donato Marongiu e Renato Margelli che hanno definito la strategia e le azioni legali.

La richiesta unanime da parte dei cittadini era stata espressa durante il consiglio comunale riunitosi in seduta straordinaria, lo scorso 7 marzo. La nutrita assemblea aveva chiesto all’amministrazione comunale di essere tutelata con ogni azione purché riconosciuta dalla legge.

“Ribadiamo con fermezza che i diritti degli arzanesi non sono negoziabili – ha commentato Marco Melis - chiediamo il pieno riconoscimento e la primaria competenza del Comune in materia di usi civici. Per questo continuiamo con decisione la nostra battaglia contro la delibera regionale del 17.10.2017, che ha illegittimamente riaperto la questione già chiusa dal tribunale di Lanusei e dalla corte d’appello di Cagliari. Ricordiamo che in entrambi i gradi di giudizio, la cooperativa ‘Fra Lavoratori Jerzu’ era stata condannato alla restituzione dei terreni al Comune”.

Nel frattempo l’amministrazione che segue anche l’iter dell’istanza, ha risposto alle richieste della Regione Sardegna che tramite Argea, chiede al Comune di formulare le proprie osservazioni con ragioni tecniche e giuridiche. L’istanza, come prevede la delibera, deve essere infatti presentata al servizio competente di Argea Sardegna, corredata da una relazione tecnica, sottoscritta dal richiedente e da un tecnico abilitato, tramite cui l’occupante, individua e descrive i terreni e produce i documenti, gli atti, le informazioni e ogni altro elemento in forza del quale afferma e dimostra la sussistenza delle condizioni previste dalla legge, ai fini dell’adozione del provvedimento di legittimazione.

“Com’è evidente l’iter della delibera produce uno scippo– continua il sindaco Marco Melis - toglie di fatto il terreno gravato da uso civico dalla disponibilità dei cittadini residenti che, tramite le semplici osservazioni del Comune, non hanno più voce in capitolo neppure sul riconoscimento delle terre. Non possiamo permettere che a causa di una mossa ingiusta, venga data a chiunque, la possibilità di diventare proprietario di quei 138 ettari o di qualsiasi altro uso civico su cui Arzana costruisce la sua economia. Contestiamo la delibera regionale con tutte le nostre forze. L’istanza di legittimazione non può prescindere da un parere del Comune che non può essere estromesso e per questo non escludiamo altre azioni compresa la petizione popolare a breve avviata dagli stessi cittadini, determinati alla tutela degli interessi di tutto il paese di Arzana”.

Comune di Arzana

Ufficio stampa